
Gli arrosticini abruzzesi: buoni, nutrienti e con una storia da raccontare
Emanuele GrottaGli arrosticini sono davvero un buon alimento? La risposta è semplice: sì, e sono anche fantastici.
Nati nelle campagne abruzzesi come cibo povero dei pastori, gli arrosticini erano pensati per essere nutrienti, facili da trasportare e veloci da cucinare. Piccoli pezzi di carne infilzati in uno spiedino e cotti lentamente sulla brace: un pasto genuino che accompagnava le lunghe giornate di lavoro nei campi e in montagna.
I benefici nutrizionali degli arrosticini
Dal punto di vista nutrizionale, gli arrosticini sono un alimento completo:
-
Proteine di alta qualità, grazie alla carne di pecora o agnello.
-
Grassi stabili e sazianti, perfetti per dare energia a lungo.
-
Ferro, zinco e vitamine del gruppo B, indispensabili per il benessere quotidiano.
Tutto questo racchiuso in un formato semplice, gustoso e profondamente legato alla tradizione abruzzese.
Il segreto della cottura perfetta
Per gustarli al meglio, è importante evitare fiamme vive o cotture troppo aggressive. Gli arrosticini danno il massimo quando vengono cotti lentamente e in modo uniforme sulla brace, così da mantenere tutto il loro sapore naturale e le proprietà nutritive, senza alterazioni indesiderate.
Una tradizione che nasce dall’ingegno
Forse non tutti lo sanno, ma in origine gli arrosticini venivano preparati con i piccoli pezzi di carne rimasti attaccati alle ossa, in modo da non sprecare nulla dell’animale. Da questa pratica di recupero è nata una delle specialità più amate d’Abruzzo, oggi conosciuta e apprezzata in tutta Italia e non solo.
Gli arrosticini non sono solo buoni, sono un simbolo di convivialità, un alimento nutriente e una tradizione che porta con sé il sapore autentico dell’Abruzzo.